giovedì 26 maggio 2011

Puro

E' talmente puro
da essere immorale.
Brilla,quest'uomo
di luce propria.
Emana virtù antiche
e insana perfezione.
Vivo nella sua ombra.
Io,che ho fatto dell'errore
il mio compagno
più odiato.
Che dell'instabilità
ho fatto gioia e tormento.
Mi tende la mano
quest'uomo.
La afferro.

                                                                            3 anni fa...

mercoledì 25 maggio 2011

Vado - Resto (testo pubblicato su Wemag del 24 dicembre 2010)

Vado…perché voglio per me un’istruzione migliore,in un posto dove ci sia un po’ più di attenzione ai giovani e ai servizi per gli studenti. (Perchè,un giorno,vorrò tornare nella mia Puglia a dare il mio contributo consapevole e professionale.)

Resto…perché amo la mia famiglia,i miei affetti,mi piace la mia cittadina e la mia provincia,il mare,il sole e le temperature della Puglia. (Perché amo la socialità dei piccoli quartieri,gli odori della buona cucina,i saluti per strada.Mi piace il dialetto,le tradizioni e le pettole nel giorno del mio onomastico.)

Vado…perché non vedo centri di aggregazione e crescita giovanile e spazio per le arti.(Perchè vedo morire la creatività e con essa il meraviglioso Quartiere della Ceramiche di Grottaglie che lentamente si sta spegnendo.)

Resto…perché,nonostante tutto,vedo i germogli di un movimento di rinascita culturale, musicale,cinematografica.( Perché ci sono tanti giovani  che hanno scelto coraggiosamente di coltivare qui le proprie passioni e questo è anche merito dell’eterna voglia di riscatto che anima e infiamma la gente del sud,i “terroni” come me.)

Vado…perché a Taranto si concentra il 90,3% della diossina nazionale.

Resto…perché voglio vigilare sulla situazione ambientale della provincia e sulle condizioni di lavoro dei tanti operai che prestano servizio nelle industrie sparse intorno alla città(perché voglio controllare l’operato di quei politici che dicono di rappresentarci e invece chinano il capo di fronte ai soprusi commessi sulla città e sugli stessi lavoratori dell’ILVA)

Vado… perché voglio conoscere il mondo e vedere quale destino mi inventerò,sapendo che c’è sempre un posto che posso chiamare casa.

Resto…perché voglio vedere quel momento storico in cui quegli enormi altiforni che dominano il paesaggio e influiscono sulle nostre vite e la nostra salute ,si spegneranno e smetteranno di fare di questa terra meravigliosa un posto quasi invivibile.

Vado…perché sono curiosa di scoprire qualcosa di più buono delle nostre polpette!!

Resto…perché il cacioricotta non lo fanno sicuramente da nessun'altra parte!!


Help Project




PS: ho sostenuto l'esame con scritto Help sulla mano sinistra...diventerà il mio nuovo portafortuna!

martedì 24 maggio 2011

La prima volta che non voterò!

Quando ho compiuto 18 anni ,pensavo che non sarebbe mai successo!
Nel ballottaggio che vedrà impegnata la mia città,Grottaglie, il prossimo weekend,
io non voterò.
Sarò a Grottaglie,ma non mi recherò alle urne.A meno che non vada solo per scarabocchiare la scheda con :
ma vi rendere conto che mi avete fatto passare la voglia di votare?

mercoledì 18 maggio 2011

On the road ... parte 1

Raggiungere Grottaglie partendo da Perugia è sempre un viaggio della speranza!
Eppure viaggiare mi piace.Conoscere gente,nutrirsi di quel pezzetto della loro vita che ti concedono nei pochi attimi concessi tra un cambio e l'altro,una fermata e l'altra.Sempre di corsa ma con la voglia,a volte latente,altre manifesta di entrare in contatto con gli altri.
Ore 14,30 partenza da Perugia in autobus,destinazione Roma Tiburtina.
Tranne per il fatto di avere due preti panzoni vicino a me che hanno indossato per tutto il viaggio il cappotto e tossivano ,dormendo, con un verso simile al lamento di un cane (terribile,giuro) e per una ragazza bionda ossigenata e con delle mani perfette,niente di che!

Ore 16:55 arrivo a Roma Tiburtina...devo dirigermi all'aereoporto di Ciampino,quindi sono costretta ad immergermi nella "Tube" romana.Linea B in direzione Termini dove devo cambiare e prendere la linea A verso Anagnina.E' nel passaggio traumatico,affollato e decisamente nauseabondo dello scalo ferroviario che conosco Zaira. Esordisce con un "Stai trattenendo il fiato?" sulle scale mobili. Non posso non riconoscerne l'accento!è spudoratamente veneta. Mi predispongo male,penso che voglia attaccar briga e parlare male del sud. Niente di più sbagliato.
Le chiedo:"Scusa?" Lei:" Con tutti questi lavori qui nello scambio di Termini non si respira,ma non me ne importa niente,io amo Roma"
Iniziamo a capirci allora.Anche io amo Roma!
Ha voglia di raccontare la sua storia,Zaira,veneta che vive a Roma,caso rarissimo.Bionda,occhi azzurri,accento veneto marcatissimo,viene da Treviso,odia la Lega.
Nei 20 minuti di metro mi racconta tutto di sè ed io,avida,assorbo il suo entusiasmo e la sua voglia di vivere.
Nome strano Zaira! " Sì,i miei genitori amano i nomi strani,mio fratello si chiama Igor!"
Zaira dice che in Veneto nessuno ti spinge a studiare,nessuno ti incoraggia. In terza media non era una cima,ammette,e i suoi professori ai colloqui hanno detto ai suoi genitori -Mandatela a lavorare in fabbrica-.
Lei non c'è stata,forse è stato lo sprone giusto o forse semplicemente aveva dei professori completamente idioti! Ha completato il liceo mentre contemporaneamente lavorava nell'osteria di famiglia.Si è laureata in relazioni internazionali e adesso lavora a Roma.
E' arrivata qui 7 anni fa insieme al fratello Igor. Lui,30enne,con la terza media ha ricominciato a studiare e quest'anno si diploma. 
Lei è fidanzata con un compagno di classe del fratello. Sono insieme da 5 anni,Pedro è sudamericano.
Mi è uscito dal cuore chiedere cosa ne pensassero,lassù,in Veneto,di questo rapporto.
La sua storia mi ha fatto davvero ridere di cuore. 
" Per dirlo al quartiere e ai miei genitori ci ho messo un anno...Ogni mese davo qualche informazione in più!
Gennaio: sto frequentando un ragazzo.
Febbraio:è molto simpatico,va alla scuola serale con mio fratello
Marzo: ha più o meno la mia età
Aprile: parla benissimo l'italiano
Maggio:andiamo sempre a ballare,soprattutto i balli latino-americani
Giugno: però non è veneto
Luglio: non proviene da un posto sopra il Po
Agosto:non ha mai votato Lega
Settembre: veramente non è italiano
Ottobre: si chiama Pedro
Novembre:è sudamericano
Dicembre: la sua pelle ha il colore del cappuccino.
Adesso i miei genitori lo adorano,il quartiere lo tratta come uno di famiglia.All'inizio però è stato uno shock!"

La saluto a malincuore.Grazie Zaira. Che tu possa sempre sconfiggere i pregiudizi e vivere i tuoi sogni.






lunedì 2 maggio 2011

Renzi vuole rottamare i sindacati.

http://www.ilgiornale.it/interni/renzi_rottama_sindacati_sono_solo_pieni_soldi_e_non_tutelano_giovani/renzi-sindacati-cigl-camusso-giovani-rottamare-pd-negozi-primo_maggio/01-05-2011/articolo-id=520494-page=0-comments=1

Matteo Renzi mi ha già stufato.Vuole rottamare tutto.Il nuovo che avanza? ma se è un Ex-Margherita! è solo il centro che avanza. La sinistra che non c'è. Ed ecco che viene fuori tutto il mio cinismo.

I sindacati in Italia hanno fatto storia.Anche la mia storia,se devo essere sincera.Mia madre è sempre stata RSU della Cgil nella scuola pubblica ed io ho passato metà della mia infanzia nei corridoi del sindacato a Taranto al tempo in cui lei faceva condannare il suo ex preside per "comportamenti antisindacali"(Art 28 dello Statuto dei Lavoratori.) Ricordo le emozioni che mi trasmetteva e trasmette ancora nelle sue lotte,la passione per ciò che è giusto e democratico.
Per me il sindacato non è solo "una macchina mangia soldi" ...un sindacato funzionante è una delle più alte espressioni di un paese democratico e libero ma soprattutto "fondato sul lavoro",com'è la nostra Italia.

L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro. (art 1 Costituzione Italiana)


Sinceramente mi rendo conto dei limiti che attualmente hanno i nostri sindacati,già negli anni '80 si parlava della loro incapacità di aprirsi al nuovo,all'Europa e all'esigenze di un mercato comune.
Questo però non vuol dire che i sindacati non servano più a niente.
I sindacati offrono tutela e protezione ai singoli lavoratori iscritti nei rapporti lavorativi di ogni giorno.
Il sindacato è quello che sta nelle fabbriche a lavorare accanto agli operai,non solo quello delle grandi dichiarazioni.
Il sindacato è quello che deve comprendere anche che non esiste più solo il lavoro subordinato e a tempo indeterminato.Questo deve fare! capire che esistono contratti flessibili e che sostanzialmente,detto fra noi,la mettono in quel posto ai giovani.


Ma il sindacato oggi "conta meno",è vero.Non essendo più unite come una volta su una linea comune,le tre sigle CGIL,Cisl,Uil non possono combattere contro l'egemonia dell'attuale governo,senza considerare il fatto che Cisl e Uil spesso cedono a lusinghe imprenditoriali e governative.


Ancora una volta esprimo la mia approvazione a Susanna Camusso.Non posso certo dire che è il "nuovo che avanza" (su questo Renzi ha ragione) ma ho ascoltato quella donna e ha tutta la mia fiducia!


Cosa ne pensate voi?





domenica 1 maggio 2011

Non mi presento,buon Primo Maggio. Viva Susanna Camusso.

In teoria nel primo post dovrai presentarmi.Non ne ho voglia. Chi mi conosce sa chi sono.
Chi mi conosce poco,imparerà a farlo.Chi non mi conosce affatto,non importa,non è che si perda poi tanto.
Al massimo visualizzerà quelle pompose informazioni personali su cui ogni blogger spende parte delle sue ore,per far sembrare una vita vagamente mediocre qualcosa di eccezionale.

Oggi sono cinica.Scusate.E' ciò che mi circonda,ci circonda, a rendermi così.

Il Primo Maggio.Ma è domenica quindi è come se non fosse la stessa cosa.
Un pensiero va comunque ai lavoratori e alle lavoratrici che sostengono questa nostra Italietta.
Un pensiero ai sindacati che non hanno capito che se non combattono insieme,come una volta,servono a poco.
Un pensiero a chi,non per sua scelta,lavoratore non è.
Un pensiero a chi di lavorare si è stancato.
Un pensiero ai precari e ai cassaintegrati.
Un pensiero quindi a Susanna Camusso,segretaria generale della CGIL,gran donna!


la foto è stata scattata durante l'Intenational Journalism Festival di Perugia,
durante l'incontro Donne Media e Potere.