sabato 28 aprile 2012

Niente colazione.Ci nutriamo di sorrisi.

Lo sentiamo tutti nell'aria che qualcosa è cambiato. Siamo più stanchi.
 Non abbiamo più la forza di uscire la sera!
Per alcuni è stato anche un festival toccata e fuga. Tristezza.

Le uniche note positive sono:
1.Il sorriso perenne dei volontari,che per quanto stanchi,sfatti e superimpegnati sono sempre disposti ad una battuta,uno scambio di opinioni e idee,ed è questo che rende il festival eccezionale.
2.Il sorriso di Paolo Visone in particolare,il suo volermi offrire sempre il caffè,da buon napoletano, e le sue fotografie pazzesche.
3. La parlantina di Irene Macaione,la sua travolgente energia e i suoi orecchini a palla rossi.
4. La erre moscia di Alessandra Pradelli che io ritengo superelegante e veramente piacevole,anche se lei pensa il contrario.
5. Le facce stressate di Sauro e Daniela,che mantengono una dolcezza capace di farti star bene anche quando sei stremata.
6.la disponibilità di Stefano Rodotà, professore emerito e sempre scambiato per un ministro,ma che è la persona più lontana dalla corrotta politica di oggi.
7. Conoscere Gianantonio Stella e la sua umiltà e la sua chicca sul Partito della Bistecca.
8. Essere riconosciuta da Zucconi e la annuale foto insieme (lui dice che ogni anno si sente più vecchio mentre ci vede fiorire piano piano)
9. La chiacchierata con Roberto Tallei sui casi di cronaca nera,su come li affrontano i media,su come sono morbosi i cittadini.

il decimo punto non so.mi verrà in mente...la giornata è ancora lunga.



giovedì 26 aprile 2012

Il festival della crisi


Quest’anno  niente baci perugina ovunque. Per una penna o per un block notes devi lottare con i denti .
Persino  ILPOst.it non ha più una sala dove spadroneggiare e lo sguardo torvo di Luca Sofri è tra i plebei che affollano l’ufficio stampa.

La battaglia più ardua è quella per “la presa”!!! computer, ipad, ipod, iphone, macchine fotografiche.
In un malato e disperato bisogno di energia, non è raro trovare qualcuno che sbuca fuori all’improvviso da sotto i tavoli ,strisciando sulla polverosa moquette, con faccia  abbacchiata perché la ricerca della presa libera non ha dato i suoi frutti.

Eppure .Ripeto. C’è un’atmosfera diversa.  Non so se è dovuto al fatto che al 4^ anno consecutivo è il mio entusiasmo che sta venendo meno. O al fatto che la vecchia guardia non c’è (o almeno, non tutta) e davvero ti rendi conto del tempo che passa, gli anni che scorrono, gli altri che crescono, girano il mondo mentre io sono ancora qui. E ci rimarrò per altri 2 anni.

Eppure le espressioni sono più mogie, gli entusiasmi morigerati  e la faccia oggettivamente  brutta di Bruno Vespa non aiuta. E no. Io gli auguri per le 2000 puntate di PortaAPorta non glieli faccio… perché di quelle 2000 puntate ne avrei fatto volentieri a meno.

Che sia finito il proverbiale ottimismo dei volontari?
Ho accanto Alessandra che ha appena comunicato che Mauro Sarti, affermato giornalista, si accontenta di sopravvivere. Pensa tu. Pensa noi che fine faremo.

Pensare al futuro, che è sempre più torvo . Però tutti insieme.
Rimane il fatto che il futuro, questa gioventù che mi circonda e di cui faccio parte, lo vuole affrontare con dignità e rispetto.  Noi ce la mettiamo tutta. 

Voi adulti fate la vostra parte.
 E per favore.
Qualche volta fatevi da parte.


sabato 17 settembre 2011

Gandalf.

Hai svoltato l'angolo.La tua maglietta l'avrei riconosciuta tra mille.Dharma.Sai che mi mancano le ultime due puntate di Lost? Non ho mai voluto guardarle senza di te.Vestito di nero,come al solito.I tuoi biondi capelli lasciati alla brezza settembrina del centro.Un tuffo al cuore.Adesso o mai più.Ho aspettato un anno e poco più per rivederti. Lo so che vedendomi hai fatto finta di niente,ma se non ti avessi abbracciato me ne sarei pentita per sempre.E io non vorrei pentirmi mai di niente.Hai continuato a camminare indifferente fino a quando ti sei reso conto che ,no,non ero un fantasma e non mi potevi attraversare da parte a parte.O forse sono un fantasma.Il fantasma di quella stronza che ti ha strappato via il cuore. E' per questo che volevo abbracciarti. Volevo sentire il battito del tuo cuore.Non ci sono riuscita però.In quel fugace abbraccio era il mio cuore che batteva come un matto,occultando il battito del tuo e tutti i miei pensieri e facendo morire tutte le parole in gola.
Lo so che non volevi vedermi,l'hai detto ad alta voce ai tuoi amici.Stupida ancora non ci sono diventata.
Ma quando ti ho rivisto il cuore dal petto è saltato fuori e mi ha detto "Vai da lui" perchè certi amori lasciano cicatrici e passioni che non si possono controllare. Allora.

Addio,Gandalf. May the force be with you.

domenica 3 luglio 2011

spettatrice

ndr: potrebbe contenere parole poco forbite.

Quella sensazione di essere nel tuo corpo e non essere però tu.
Ti guardi dall'esterno,assisti da spettatrice alla tua stessa vita.Allora non ti resta che non pensare e goderti lo spettacolo.Tanto ti sembra di non essere tu.Tu non le fai certe cose.Non vai in certi posti.Non conosci certa gente.

La potenza del cambiamento,di una nuova condizione e della curiosità per la vita che troppe volte lascio a secco.
Come si fa a non essere curiosi di tutto? come si fa a ridursi in rigidi schemi mentali che non fanno altro che tapparti gli occhi e le orecchie e smettere di cercare di comprendere il mondo?
Cazzo, se lo voglio comprendere.Voglio conoscere tutto e tutti,assaporarne ogni morso e sentirmi viva.

Sono ciclica nel mio essere così...arrivo ad un punto in cui mi spengo,chiudo gli occhi e non ascolto più niente.
Ci vuole consapevolezza di sè e un pochino di autostima per decidere di riprendere in mano quello che ti spetta.Per decidere di uscire da quegli schemi in cui tante volte ci chiudiamo,di smetterla di pensare agli altri e alle loro faccette giudicanti. Minchia se è difficile però.

Per questo mi sa che automaticamente mi si attiva lo "stratagemma dello spettatore". Gusto la mia stessa vita da due punti di vista.La vivo e la rivivo.Mi giudico da sola anche,non ho bisogno che lo facciano gli altri.
Che si facessero ogni tanto una manciata di cazzi loro.

Funziona.Ma bisogna far attenzione a non cadere nel tranello della doppia personalità.Quello no,grazie.

sabato 18 giugno 2011

Ritratti


Giulia...amore della mia vita,l'unica donna che porta in piazza i libri!


Osvaldo,amico da che io abbia memoria,e la sua camicia a quadri


 Martino,cugino,è nel periodo in cui dice di odiare tutte le donne,tranne la mamma.


Giulio,cugino,la fase in cui odia le donne non la attraverserà mai.E' nato per amare.


Mamma.Non servono altre parole.


Paola,cugina.Magra,rossa e con tanta voglia di vivere e tanto talento


Edoardo,il mio fratellino,ritratto nel suo elemento.Per lui dovrebbe essere sempre estate.




A volte un'immagine ti rivela di una persona più di tutte le parole di una vita...